La Rosa Racconta la Storia dell'Umanità
La Rosa di Aksum
Oggi era una bellissima giornata di sole, decido di sfruttarla aiutando mio padre nella cura del roseto. Mi assegna il compito di liberare lo spazio alla base delle rose dalle piante infestanti. Tale spazio prende il nome di pedale e per una corretta irrigazione delle rose deve rimanere pulito e libero dall’erba, dall’edera e dall’ insidiosa parietaria. Inizio da una delle prime rose posta all’ entrata del roseto.
Dal momento che mi sono ripromessa di conoscere meglio queste creature chiedo a mio padre il nome della rosa che mi sto accingendo a liberare dall’ incolta vegetazione.
Si chiama rosa Santa o rosa di Aksum e, come si può intuire dal nome, affonda le sue origini nella città di Aksum in Etiopia.
La sua storia è segretamente intrecciata alla leggenda dell’arca dell’alleanza che vede protagonisti la regina di Saba e il re Salomone. La regina di Saba avendo sentito parole così lusinghiere sulla saggezza del re Salomone volle conoscerlo e lascia Aksum per dirigendosi verso Gerusalemme. La famosa regina finisce per innamorarsi del saggio Salomone e i due hanno un figlio. Gli anni si susseguono felici, ma il popolo etiope reclama la propria regina. Salomone, prima della partenza, onora la regina di Saba con un grande dono: l’arca dell’alleanza e le assegna il nobile compito di proteggerla e di costudirla insieme ai suoi misteriosi poteri. La leggenda narra che l’arca sia stata collocata in uno dei monasteri nei pressi di Aksum. Monasteri incastonati nella roccia al cui ingresso, tra le impervie e aride pietre, vi era una rosa temeraria e assai profumata. Molto tempo dopo, nel 700, un commerciante napoletano scorse questa particolare rosa che sapeva resistere così meravigliosamente a condizioni estreme e poco generose nei confronti della vita, soprattutto di quella vegetale. Fu così che la nostra rosa fu condotta in Italia e in Europa sotto il nome di Rosa di Aksum.
Colei che fino a quel momento mi era estranea è divenuta improvvisamente affascinante e intrigante. Non era più una rosa come tante, ma aveva un nome, un’identità e una storia, come tutti noi.
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