Viburno: un fiore antico
I viburni nell' Arte
Viburnum opulum
Flore Pleno.
Viburnum opulum - Flore Pleno
Chiamato anche: Oppiono, Palla di neve o Pallone di maggio
Quando a scuola si mandavano le poesie a memoria era una vera tortura. Solo grazie alla pazienza delle madri i versi dei poeti entravano nella testa, anche se, spesso apparivano incomprensibili. Eppure a distanza di anni. in certe occasioni, quel patrimonio di rime e immagini poetiche riemerge attraverso sentieri oscuri e imprevedibili. Ecco che, una fragranza improvvisa , il tepore di una brezza, l' ora sospesa di un'alba o il fiammeggiare di un tramonto, riportano alle labbra rime tenere e delicate, ma sempre pertinenti all' esperienza vissuta in quell'istante, e forse, solo allora il loro significato si svela in tutta la sua chiarezza.

“Il gelsomino notturno” è parte della raccolta "I Canti di Castelvecchio" del 1903:
Nella poesia “Il gelsomino notturno” Giovanni Pascoli, descrive la dimensione emotiva che suscita l'imbrunire. Nel silenzio dell' oscurità incombente dilagano i ricordi degli affetti scomparsi, i quali sembrano prendere forma nelle farfalle notturne, come presenze fantasmatiche vanno alla ricerca del nettare dei fiori che resistono alla notte.
«E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari. Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari...»
Perché i viburni ? Forse perché sono arbusti mediterranei da sempre presenti nei nostri giardini, sin dall'epoca romana quando le Domus dei patrizi racchiudevano nelle loro alte mura, giardini deliziosi, i Viridarium. Oltre alle tracce archeologiche possiamo immaginare la bellezza di questi luoghi esclusivi grazie agli antichi dipinti conservati a Roma e nelle città vesuviane. E proprio a Pompei nella villa che si pensa appartenuta a Marco Fabio Rufo detta anche Domus del bracciale d' oro, l' area del grande triclinio per la stagione estiva dei banchetti, presenta alle pareti pitture di giardino.
Casa-del-bracciale-d'oro- affresco I sec d.C.

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Si pensa che le piante rappresentate con assoluta precisione botanica, avessero anche un significato simbolico, il viburno, ad esempio era consacrato nei trionfi dei condottieri romani. Stagliato contro il cielo sereno, illuminato da un azzurro strepitoso, caratteristico dell' eterna primavera, lo spazio è occupato da decine di varietà di piante e animali. Il fogliame declinato nelle infinite sfumature dei verdi illude ad una credibile profondità prospettica.
Viburnum Tino
Domus del bracciale d' oro Insula Occidentalis - Pompei (particolare)
(Nell' affresco si notano: un Laurotino o Lentaggine riconoscibile dal portamento, dal fogliame sempreverde e dalle caratteristiche infiorescenze composte da boccioli rosati, a sinistra perfettamente riprodotto un esemplare di Tortora - Turtur in latino )
Nel ricorrente pendolare dell' arte tra simbolismo e stilizzazione da una parte, naturalismo e realismo dall'altra, dopo la pausa medievale, ritorna nel Rinascimento l' interesse per la natura. Prima nel mondo fiammingo e poi anche in quello italiano piante e fiori sono rappresentati nei dipinti.
Tre vasi di fiori, scoiattolo e pappagallo su tavolo
Pittore caravaggesco, inizi XVII sec. Collezione privata
(Accanto al vaso centrale sono rappresentati in modo assolutamente realistico uno scoiattolo comune (Sciurus vulgaris) detto anche scoiattolo rosso, e un esemplare di Ara macao, in assoluto fra i più attraenti e grandi uccelli da voliera. La presenza di un Ara (abile imitatore della voce umana) in un dipinto del '600 testimonia che l'uomo è da sempre attratto dagli animali esotici e dal loro collezionismo.)

Flowers in a Vase
1651
painting by Willem Van Aelst (Museum: Musée des Augustins)
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(In un vaso di vetro blu cobalto, con la base in bronzo dorato sono rappresentati, oltre ad un Pallone di maggio: un Papaver somniferum, comunemente noto come papavero da oppio dai petali rossi e sfrangiati. Tre rose, in vari stadi di fioritura, probabilmente si tratta di una una Rosa Damascena chiamata Ispahan originaria della Persia. Un tulipano variegato (ancora oggi chiamati tulipani di Rembrandt) la cui colorazione è causata da un virus, il Tulip Breaking Virus. Questa infezione trasmessa da afidi, può influenzare la distribuzione dei colori sui petali. Forse si tratta, proprio, del più prezioso tulipano Semper Augustusche, il tulipano più raro, più desiderato e più caro di sempre. Un bulbo di questa varietà poteva costare 3000 fiorini, che, all' epoca, sarebbero bastati per l’acquisto di: quattro buoi grassi o ventiquattro tonnellate di grano, due tonnellate di burro, mille chili di formaggio.
In basso a destra si arrampica sul vaso un bruco di Agrius convolvuli (Linnaeus, 1758) o sfinge del convolvolo che, potrebbe essere proprio una delle farfalle notturne a cui fa rferimento Pascoli, poichè essa appare solo all' imbrunire.)
Sempre il mondo dell' arte fiamminga ci offre questa eccezionale natura morta. dipinta da Heem de Cornelis
Vaso con fiori di Heem de Cornelis - ambito fiammingo
(seconda metà sec. XVII) Musei Reali - Galleria Sabauda
Osserviamo meglio questo quadro e ingrandiamo, nel limite del possibile, il particolare del riflesso sul vaso di vetro.
Vaso con fiori di de Heem Cornelis- particolare
Si nota, rappresentata con grande accuratezza, una caratteristica finestra nordica, con i piccoli vetri rettangolari piombati, ma deformati dalla curvatura del vaso. Sul davanzale, all' esterno, la sagoma di un gatto seduto. Come è riuscito il pittore a realizzare questi minimi dettagli con tale precisione? Questo è uno dei non rari esempi di utilizzo di una sorta di camera oscura da parte dei pittori europei, che permetteva loro di proiettare direttamente un' immagine luminosa sulla tela e di evidenziarne così elementi quasi invisibili. Tecnica documentata già a partire dal 1430.
Vaso con fiori di de Heem Cornelis- particolare
Le nature morte con fiori continuano ad avere successo anche nell'800.
Still Life Of Flowers Artwork By Jan Frans Van Dael inizi '800
collezione privata
(In questa opera sono presenti fiori di: Viburnum opulum, rosa Centifolia, rosa Medicea chiamata dagli inglesi Tuscany)
Anche Paul Cezanne, solitario maestro della modernità, ha rappresentato in alcune nature morte il Viburnum opulum a Flore Pleno, fiori tratti dal suo giardino a Aix-en-Provence.
Paul Cezanne - Il vaso di fiori su una tovaglia fiorata-1891collezione privata?
Da questo collage é possibile cogliere la qualità delle riproduzioni dipinte del Viburno.
Il confronto tra le palle di neve dipinte e i fiori originali
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