Toccata e fuga
Incontri inaspettati
Garzetta (Egretta garzetta Linnaeus, 1766) nel giardino della Rosiera
(Aprile 1923)
Uffa! queste folate di vento mi fanno stancare. Le mie ali lunghe sono fatte per librarsi su morbide correnti e non amano essere strattonate. Ho lasciato la costa dove il fiume che gli umani chiamano Sansobbia incontra il mare dei liguri. C’è un po’ troppo affollamento in questi giorni di primavera, anitre di tutti i colori, gabbiani, rondini e altri pennuti come me si affaccendano tra i canneti e le acque del piccolo estuario.
La classica posizione di volo della Garzetta con il collo ripiegato che migliora la penetrazione aerodinamica e le zampe tese che contribuiscono alla stabilizzazione del volo.
Così ho deciso di risalire la stretta e tortuosa valle di questo torrente che grazie a preziose, quanto sempre più rare piogge oggi scorre e gorgoglia come accadeva nel tempo delle passate stagioni.
Antica xilografia che mette a confronto dimensionale l’Airone bianco
(raro alle nostre latitudini) con la Garzetta.
fotografato nel torrente Erro ( Pontinvrea - SV)
Marzo 23
Basta sono stanco, mi poso, ma non trovo un ruvido e foglioso ramo, le mie zampe riescono stringere a fatica qualcosa di liscio e inanimato . È difficile ancorarmi con le mie eleganti e lunghe zampe.
Uhm sotto c’è un giardino, sembra un posto tranquillo ci sono molti cespugli di rose. Bene mi poso li. Do un' occhiata, meglio essere prudenti il pericolo può essere in agguato.
Garzetta (Egretta garzetta Linnaeus, 1766) nel giardino della Rosiera
(Aprile 1923)
Ma cosa succede? Cos’è questo terribile rumore; mah! Meglio sloggiare, peccato perché era un posticcino proprio bello.
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2023
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