Questo non è autunno.

I resti di una stagione rovente.

Nell' ultima  settimana dell'estate più calda di sempre, il sole ha anichilito il giardino e le rose senza alcuna pietà. Le piante si sono difese con le strategie elaborate in milioni di anni di evoluzione e forse ancora per questo anno sono riuscite a scamparla.

 

 

Il calore e la siccità hanno fiaccato anche la proverbiale robustezza delle rose galliche. Questo è un cespuglio di rosa Medicea, chiamata dagli inglesi rosa Tuscany, mostra i segni della soffrenza subita.

  

 Stringe il cuore lo stato attuale del roseto, mentre è ancora vivo e inebriante il ricordo del trionfo di colori e profumi del mese di maggio.

 

 Solo le rose cinesi ( in primo piano una rosa Rosa 'Cécile Brünner',Francia -Joseph Pernet-Ducher -1881) hanno cercato di onorare la loro qualità identitaria, cioè la rifiorenza. Ma i radi fiori denunciano tutta la loro difficoltà e tutta la loro ammirevole pervicacia.

  

Anche i grandi alberi si sono posti in quiescenza riducendo drasticamente la traspirazione e quindi il metabolismo facendo cadere buona parte delle foglie. Così il vialetto appare in una veste autunnale.



 LA ROSIERA

agosto 2923


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